Tutte le volte che parliamo di poker online o di gioco online si percepisce un alone di malcelata diffidenza al riguardo. I sospetti derivano, oltre dallo scetticismo verso un mezzo come internet e in particolare verso un mezzo come internet in sinergia con queste realtà sconosciute delle poker room, anche dal serrato “dagli all’untore!” che i mass media predicano continuamente. A tutti sarà capitato infatti di vedere qualche servizio del tg3 o di studio aperto con una sagoma nera dalla voce metallica che racconta del suo triste rapporto col poker online. A tutti è capitato di imbattersi in truffe online anche abbastanza clamorose. Tutti sanno fare 2+2, uniscono questi dati ed ecco che poker room=gioco truccato.
E poi, se non bastasse, c’è la nostra esperienza diretta: carichiamo 10 euro su pokerstars perché un nostro amico o Gigi Buffon in televisione ci incoraggiano a sognare di diventare una poker stars e perdiamo tutto dopo pochi tavoli perché i nostri assi vengono scoppiati tante di quelle volte da ricavarne un’unica sola grande verità:”hanno ragione, il server è truccato e fa vincere sempre gli stessi”.
Chiaramente con la rabbia e il sospetto del raggiro alimentato dai media, le poker room faticheranno non poco a guadagnarsi la nostra fiducia.
Portare qui la testimonianza di tanti giocatori di poker online che da anni vivono grazie al gioco, sarebbe superfluo, però forse qualche dato potrebbe aiutarci almeno a conoscere l’altra campana, quella che crede nella correttezza del gioco online.
Una prima piccola garanzia ce la da lo Stato stesso. Direte voi, gran bella garanzia coi tempi che corrono. Ma se non altro, giocando in una poker room online con regolare licenza sappiamo di avere le stesse sicurezze che avremmo rivolgendoci a qualsiasi gestore o venditore munito della stessa licenza. C’è un organo statale che si occupa esclusivamente del gioco e delle scommesse online, si tratta dell’ AAMS.
La sigla AAMS sta per: amministrazione autonoma dei monopoli di stato. Il suo compito è quello di sorvegliare con attenzione sulla regolarità e la correttezza di chi opera nel settore del gioco e delle scommesse (e dei tabacchi). I controlli dell’AAMS sono spesso molto severi nei confronti di tutte le poker room e dei giocatori, i quali hanno il dovere di fornire adeguata documentazione prima di poter giocare a soldi reali. E’ sufficiente una copia sbiadita del codice fiscale per dover mandare nuovamente tutta la documentazione richiesta, si tratta di procedimenti estremamente rigidi. Questo vale anche nel controllo del software. Il software di una poker room è “randomizzato” sulla base di un “RNG” un generatore casuale di numeri che grazie ad algoritmi matematici riprende fedelmente il mescolare delle carte di un dealer in carne ed ossa, rendendo il gioco online casuale come quello live.
Conoscere tali algoritmi è impossibile, in quanto sono protetti e segreti. Ma in sostanza, se live 1 volta su 5 la vostra coppia di assi verrà scoppiata da un’altra coppia, la stessa cosa avverrà online.
La sensazione che proverete online di ricevere più scoppi è dovuta essenzialmente alla mole superiore di mani giocate e al fatto che uno scoppio rimane sempre bene impresso nella memoria, più di una giocata che invece fila liscia come dovrebbe.
Affinché una truffa o un crimine si concretizzi inoltre è necessario un movente: nella nostra indagine, teoricamente, il movente dovrebbe essere rappresentato dall’interesse che avrebbe la poker room nell’appropriarsi dei nostri risparmi. In teoria.
Nella pratica però riflettendoci un attimo anche questo movente crolla. È sufficiente dare uno sguardo ai fatturati delle grandi poker rooms mondiali e italiane. Nel caso di pokerstars, per prendere in esempio una pokeroom da anni nel mercato mondiale, si parla di fatturati annui che superano il miliardo di dollari. Questi sono guadagni che una poker room avviata raggiunge con relativa sicurezza, uniti ai ricavi dei vari sponsor.
Quando all’interno di una poker room scoppia uno scandalo (come accaduto su ultimate bet) o si diffonde una presunta colpevolezza in merito a qualcosa, i danni sono enormi e si tratta di milioni persi.
Immaginate dunque quanto interesse possono avere gli amministratori di pokerstars ad accaparrarsi i 50 euro da voi caricati. Semmai, il loro interesse è quello di sorvegliare che sia tutto in regola perché in caso di truffa loro sarebbero i principali sconfitti.
Anche per i geni del computer inoltre è praticamente impossibile inserirsi nel software di pokerstars e scoprire gli algoritmi in modo da conoscer le carte che usciranno. L’unica cosa che può fare un hacker molto in gamba è quella di entrare nel VOSTRO computer, così da vedere le VOSTRE carte. Per evitare di correre questi rischi, limitatevi a giocare da casa vostra, su pc sicuri e non da postazioni computer di proprietà di qualche club. Generalmente però qualcuno con doti informatiche tanto sviluppate prende di mira i giocatori dei tavoli cash dal no limit 2k in su e non spreca le proprie abilità in tavoli comuni.
Chiudiamo questo articolo specificando che non è nostra intenzione “convincervi” a caricare denaro in una poker room e che anzi, se non vi sentite sicuri, fate bene a non farlo perché giochereste con l’idea di essere vittime di un complotto. Abbiamo però ritenuto opportuno far conoscere i motivi che spingono molti di noi a riporre fiducia nelle poker room online.