venerdì 19 Aprile 2024

Poker Tornei Super Turbo

Published on Gennaio 3, 2012 by   ·   No Comments

All’incirca nel 2010, la poker room americana full tilt poker, leader nel settore e pioniera del poker online, ebbe l’insolita pensata di proporre ai propri giocatori i sit’go super turbo. Si tratta di sit dalla struttura rapidissima e folle, con bui che si alzano ogni 3 minuti e stack di partenza di…300 chips!

La cosa fu accolta con un certo sconcerto e parecchio scetticismo dai puristi del poker che inizialmente vedevano in questi tornei poco più di un’alternativa al bingo. In effetti, con appena 10 big blind e i bui che si alzano così in fretta, sono di fatto abolite tre street: il flop, il turn ed il river. Il gioco è pre-flop. All-in o fold, il call o il raise/fold nei super turbo non devono esistere.

Ma se si tratta di una tipologia di poker così casuale, perché un professionista dovrebbe giocarli? O meglio, perché tanti professionisti giocano solo quelli e riescono a tirar su parecchi soldi?

I motivi sono 3:

-1: la rakeback. Un torneo super turbo dura mediamente 10 o 15 minuti e non richiede sforzi di concentrazione particolari, non essendoci un gioco post flop. Questo ci consente di generare tantissima massa, sfruttare bonus, classifiche e di vivere semplicemente di rakeback, senza preoccuparsi del profit.

-2: Nonostante la struttura apparentemente ingiocabile è possibile compiere delle scelte che ci diano edge sugli avversarsi, seguendo l’icm e osservando attentamente le dinamiche al tavolo. Grindando come dei forsennati e cercando di prenderci questi piccoli vantaggi sul resto dei giocatori, nel lungo periodo saremo vincenti

-3: Il livello degli avversari è osceno. Si tratta in genere di gente che è li soltanto per gamblerare, di giocatori tiltati che vogliono riprendersi da qualche bad beat subita e decidono di farlo nel modo più rapido possibile. Molti vanno all in senza guardare le carte, altri ignorano cosa sia icm, raisano e foldano ai nostri push senza avere idea di quello che stanno facendo. Il dato incredibile e che mi ha sorpreso più di tutti è stata quello di trovare un field sempre più scandaloso man mano che salissi di buy-in, forse perché più alte sono le cifre, maggiore è l’incidenza di gambler pronti a rischiare nel colpo di fortuna.

Questi sono i tre elementi che ci garantiscono dei vantaggi. Possiamo anche averli bene impressi in testa e metterli in pratica correttamente al tavolo, ma se non c’è il mindset corretto non andremo da nessuna parte. Non esiste gioco più frustrante dei super turbo. Se pensate che i sit&go e i multi tavolo siano stressanti psicologicamente allora lasciate perdere i super turbo. Scoppi in bolla, cooler, mesi passati senza fare profit, rappresentano la normalità. Ma chi li gioca quotidianamente questo lo mette in preventivo e se poco se ne importa. Evitate di guardare l’esito degli show-down, applicate icm e fate tanta massa.

In precedenza abbiamo introdotto questa tipologia di torneo e spiegato perché e in che modo sia possibile far valere le proprie abilità anche con una struttura così rapida. Se vi siete convinti e avete deciso di provare a cimentarvi in questa sfida, noi siamo pronti a darvi qualche consiglio tecnico per iniziare.

Trattandosi di tornei dove già dalla prima mano il nostro stack è di soli 10 big blind (bui 15/30, stack 300), il gioco è esclusivamente pre-flop e dobbiamo soltanto andare all-in o foldare.

L’errore comune però è quello di pensare che, siccome siamo short-stack, sia corretto andare all-in con il primo asso o la prima coppietta che ci capita da utg. Questo invece è forse il modo più rapido per andare rotti grazie ai super turbo. È vero che abbiamo 10 big blind, ma tutti sono combinati come noi.

Fatto sta che questo mette “ansia” nei giocatori inesperti che riterranno opportuno giocarsi il torneo con le prime mani dignitose che avranno. In queste prima fasi noi dunque ci avvantaggeremo da questa prima mattanza che ci sarà fra i giocatori più loose.

Quando nelle prime fasi un giocatore pusha da early noi dobbiamo evitare di fare call con mani come Aq o coppie inferiori a TT. Possiamo permetterci di ampliare il nostro range di call se il push arriva da bottone, o dallo small bilnd e noi siamo di big blind o small blind.

Da late possiamo provare a rubare i bui, ma nelle prime fasi fatelo soprattutto per valore, perché molti avversari sono spewer e faranno call con tanti k high.

La strategia nelle prime fasi dunque è simile a quella dei tornei sit&go normal: giocare chiusi in attesa che i primi avversari si annullino fra di loro regalandoci percentuali di equity. Trattandosi di tornei dove abbiamo 10BB ovviamente non dobbiamo essere chiusi come in un sit&go e possiamo pushare o callare con qualche buona mano.

Per le fasi successive c’è un’importante legge a cui attenersi:

cerchiamo di mantenere sempre uno stack che ci consenta di avere FE (fold equity). La fold equity nei tornei super turbo rappresenta un fattore fondamentale, perché giocando vi accorgerete di come i nostri avversari folderanno ai push anche con uno stack inferiore ai 5 big blind. Tuttavia, se ci riduciamo ad avere uno stack di 3 o 4 Big blind avremo perso la nostra fold equity e con essa la possibilità di vincere piatti importanti senza andare allo show-dow.

Un’altra seconda importantissima legge che ricaviamo dunque è:
le mani con cui chiamiamo un all-in devono essere molto più forti delle mani con cui andiamo all-in. Questo argomento, che ha validità universale nel poker, nei super turbo in virtù dell’importanza che assume il blind stealing, diventa vitale. I bui tante volte rappresenteranno un terzo del nostro stack e questo renderà profittevole pushare, da late e nelle fasi finali del torneo, con mani marginali per aggiudicarti il pot uncontested. Al contrario, chiamare un all in con una mano marginale potrebbe farci perdere tanta equity.

Il concetto di mano marginale però è sempre molto relativo:
siamo rimasti in 5, i primi 3 vanno a premio, noi dal big blind abbiamo 7bb e A2. Utg, giocatore estremamente nitty e con 14 BB va all-in. In questo caso la nostra mano ha molte possibilità di trovarsi sfavorita sul range del giocatore in UTG e foldare potrebbe salvarci dall’eliminazione. Al contrario, se il push dovesse arrivare da un regular in Small blind, il nostro A high potrebbe partire in vantaggio tante volte sul suo range di push da rendere profittevole un call.

Sono comunque concetti che potrete comprendere al meglio analizzando l’icm grazie a sng wizard, così da non trovarvi spiazzati nei singoli spot.

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