Theory of Poker è uno dei più influenti libri sul tema del poker mai scritto. Sklansky discute sui concetti generali che si applicano a tutte le varianti di poker e comprende esempi di gioco in Hold’em, Seven-Card Stud, Five-Card Draw, e Lowball. Il libro presenta il punto di vista di un professionista del poker e pone l’accento sulle scommesse buone, quelle che hanno un’aspettativa matematica positiva. Non e’ di facile lettura perché l’analisi matematica che accompagna i suoi esempi è a volte complessa. Spesso, ai fini del calcolo, assegna aspettative matematiche a comportamenti individuali. Per esempio, giocare contro un avversario che bluffa il 30% delle volte richiede una strategia diversa rispetto ad un avversario che bluffa il 5% delle volte, perché le aspettative matematiche sono diverse quando si scommette. L’assegnazione numerica ad i vari comportamenti è una buona tecnica per dimostrare perché le strategie devono essere diverse. In pratica, alcuni giocatori pensano a questo ad un tavolo. Invece, imparano a giudicare la differenza tra avversari che fanno bluff di frequente, di rado, o mai.
Ogni capitolo del libro è dedicato ad un concetto particolare del poker. Gli esempi includono: il giocare lento, la posizione, il bluff, il semi-bluff, i pot odds, raising, e check-raising. Ogni concetto viene discusso nel dettaglio con più esempi da diverse varianti di poker usate per illustrare il suo pensiero. Un tema ricorrente è che i buoni giocatori devono imparare a giocare adeguandosi alle condizioni. Non solo al tipo di gioco (loose o tight), ma alla struttura del gioco nel suo insieme. Per struttura, egli intende i limiti in giri di scommesse, dimensioni, poste, in relazione al pot finale. Limit Texas Hold’em è solo una forma di poker. Se vuoi partecipare ad altre varianti del poker leggi la discussione di Sklansky sulla valutazione del gioco per determinare quali adeguamenti devono essere effettuati.
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