Ci sono sfide che sono destinate a rimanere nella memoria di tutti, nello sport così come in ben più serie faccende di rilevanza storica. La tenzone fra due o più contendenti è spesso l’alba di un nuovo giorno o il preludio a un grande cambiamento.
Possiamo dire che l’heads-up giocatosi nel 1949 fra Johnny Moss e Nick the Greek Dandolos rappresenti la genesi del texas holdem o quanto meno un passaggio saliente nella storia di questo gioco.
La Las vegas del 49 non era ancora lo spettacolo di luci che conosciamo oggi, ma si apprestava a diventare icona del gioco, dei vizi e delle belle donne. Un ruolo fondamentale in questa trasformazione lo avrà Benny Binion, l’inventore delle moderne WSOP.
Sembra che Nick the Greek, così soprannominato per via delle sue origini cretesi, fosse alla ricerca di stimoli ed emozioni forti. Il greco è ciò che oggi definiremmo un gambler geniale, con grandi attitudini al gioco ma che a causa del suo folle amore per il rischio si trovasse in costante altalena fra il chiedere l’elemosina e l’essere un milionario.
Una leggenda sul suo conto ci racconta di come una notte, dopo aver vinto un milione di dollari, propose al suo avversario di rigiocarsi la stessa cifra in un secco carta più alta batte carta più bassa.
Costui dunque bussò alla porta di Binion in cerca di un avversario alla sua altezza, in grado di garantirgli azione a cifre elevate, anche per milioni di dollari. Binion, ben inserito negli ambienti di quella Las vegas, aveva il nome giusto: si trattava di Johnny Moss, proveniente da una famiglia di Bari e giocatore di grande talento che poteva permettersi quelle cifre. Lo contattò ed egli accettò con entusiasmo alla sfida, purchè si giocasse tutte le varianti di poker conosciute. La sfida era organizzata e l’eco mediatico fu consistente.
I due contendenti si diedero battaglia a colpi di bluff e grandi giocate per ben 5 mesi, fin quando, dopo aver perso una cifra che le fonti dell’epoca fanno rientrare fra i 2 e i 4 milioni di dollari, Dandolos si alzò pronunciando, con flemma, una frase entrata nella storia:”mister Moss, ora devo lasciarla andare.”
L’heads-up catalizzò l’attenzione di tanta gente, così a Binion balenò l’idea di farne un business: fu questo infatti il primo tassello che portò il facoltoso imprenditore all’ideazione delle World series of poker, il primo campionato mondiale di poker.
Certo, anche questa non sarebbe una storia affascinante se non ci fosse qualcuno pronto a negarne l’esistenza. Ancora oggi alcuni esperti di gioco a Las vegas sostengono che in realtà tale heads-up non si sia mai tenuto.
I due protagonisti conobbero destini opposti. Moss fu il primo vincitore delle WSOP e ancora oggi, insieme a Stu Ungar detiene il record per il maggior numero di main event vinti, ben 3. Nick the Greek invece finì per giocare i tavoli da 5 dollari.
Non ebbe mai alcun rammarico e affermò più volte di non nutrire il minimo interesse verso i soldi, cosa che lo spinse, oltre al gambling, a donare milioni di dollari a varie fondazioni di beneficienza. Morirà nel 1966, la notte di Natale.
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