martedì 21 Gennaio 2025

L’attacco ai giocatori passivi

Published on Luglio 15, 2013 by   ·   No Comments

Un’ottima forma di profitto nel gioco del poker Texas Holdem, durante la fase di bui medi oppure elevati, è data dall’individuazione e dal successivo attacco ai giocatori che mostrano un gioco di tipo passivo. Questa categoria di player viene definita con il termine inglese di “limper” poiché nel mondo anglosassone del poker il verbo “to limp” significa, infatti, limitarsi a chiamare una puntata ovvero un rilancio fatto da un avversario.

Il “limper” è pertanto il giocatore che effettua spesso questo tipo di chiamata senza quasi avere il coraggio ovvero la tendenza a rilanciare o contro rilanciare le puntate altrui.

Una volta individuato l’avversario con questa caratteristica, che deve essere osservata più volte durante una singola sessione di gioco per avere la certezza di trovarsi di fronte a un vero “limper”, si dovrà aumentare il numero delle volte in cui si rilancerà (frequenza di rilancio) al fine di costringere il nostro “limper” a foldare il maggior numero di mani possibili.

Infatti, la caratteristica dei giocatori passivi e dei “limper” in particolare è quella di tendere a un facile abbandono della mano qualora un giocatore al tavolo denoti la forza di una combinazione con un rilancio o un contro rilancio. Da questo punto di vista, un gioco passivo non è mai quindi consigliabile ma, se osservato in un avversario, deve essere una risorsa da sfruttare appieno cercando di incrementare il proprio stack.

L’aggressione ai “limper” è un caposaldo delle strategie del poker e risulta talmente profittevole, sia nel breve sia nel lungo periodo, da poter essere adottata anche quando si è short-stack (meno di 8 big blinds) e si vuole cercare di recuperare uno stack che ci consenta la prosecuzione del torneo.

 

 

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