martedì 21 Gennaio 2025

Poker Bankroll Management

Published on Gennaio 2, 2012 by   ·   No Comments

Tante volte abbiamo sentito pronunciare la frase: ”sono andato rotto!”, anche da giocatori esperti e affermati nel circuito (“THE GREAT DANE”, al secolo Gus Hansen, secondo alcune indiscrezioni è particolarmente avvezzo al tracollo finanziario). Nella maggior parte dei casi le motivazioni sono da ricercare in una poco oculata gestione del bankroll. Con il termine bankroll si intende la somma che un giocatore prevede di destinare al gioco, persa la quale teoricamente egli dovrà interrompere la sua attività. Pur non essendoci tabelle uguali per tutti, esistono alcune linee guida da osservare assolutamente se vogliamo evitare brutte delusioni. Immaginiamo di avere a disposizione 100 euro da dedicare al poker. Se fossimo dei gamblers potremmo prendere l’intera cifra e investirla in un unico grande torneo da 100 euro e pur giocando il nostro miglior poker rischieremmo di perdere tutto in un colpo, in quanto nel singolo torneo le nostre abilità influiscono in maniera molto marginale su una possibile vittoria finale. Un giocatore accorto e consapevole di ciò quindi potrebbe destinare il suo capitale in tanti piccoli tornei da 1 euro, così da tener testa ai naturali colpi di sfortuna. È bene sottolineare che giocatori particolarmente sensibili alla varianza e ai tilt dovrebbero giocare più larghi di bankroll, ad esempio anche 150/200x per quanto riguarda i tornei sit&go. Nel cash game, specialità in cui la varianza è meno subdola ci si può concedere una maggiore libertà; 50x, 70x, sono tutte ipotesi verosimili. Al contrario, come facilmente intuibile, nei tornei da più di 200 persone potrà capitarci di incappare in periodi particolarmente lunghi senza un itm e avremo bisogno di un bankroll adeguato ad assorbire tanti swing negativi.

“Ma se io ho 1000 euro e sono sempre attento alla gestione del bankroll, perché non posso permettermi, soltanto una volta, di provare un torneo da 100 euro? Anche se lo perdessi mi rimarrebbero comunque 900 euro.”

Immaginando di aver azzardato il nostro colpo al Sunday special di pokerstars, in quali condizioni psicologiche pensiamo di trovarci nella fase della bolla rispetto agli altri partecipanti? Per gente che dispone di bankroll molto gonfi, giocarsi 100 euro in un coin-flip potrebbe essere una pura formalità; ma noi, che stiamo investendo un decimo del nostro bankroll e soprattutto tanti sogni e speranze, potremmo vivere quelle fasi con una tensione che ci allontanerebbe dal nostro miglior gioco. Gli squali si accorgono dei pesciolini spaventati e li prendono di mira e noi non dobbiamo mai trovarci nella condizione di missare spot positivi per paura di essere scoppiati dal bullo del tavolo. Infatti, nell’esempio che abbiamo analizzato, non abbiamo avuto paura e abbiamo chiamato l’all-in del nostro bullo con una coppia di donna. E siamo stati scoppiati. Alla vista del pop-up che ci sbatte in faccia la nostra eliminazione ci sentiremo frustrati e tristi e andremo a letto pensando a tutto il male che c’è nel mondo. Questo nel migliore dei casi, perché altre volte potremmo essere talmente neri di rabbia da voler riprenderci quello che la sfortuna c’ha tolto azzardando altri tornei dal buy-in simile giocando tiltati e rischiando a questo punto di finire rotti.
Un altro errore frequente è quello di effettuare tanti piccoli prelievi dal roll che abbiamo sulla nostra poker room. Se da un lato questi possono essere necessari per far fronte alle spese extra-poker, va anche detto che tante altre volte, soprattutto agli inizi, c’è la tendenza a prelevare soldi senza un motivo preciso o solo per poter dire a noi stessi:”Ok, questi intanto sono in saccoccia, io continuo a giocare ai livelli di prima tanto ANCHE SE vado rotto ormai sono in attivo ”. Un atteggiamento di questo tipo psicologicamente non ci farà giocare al 100% perché a fronte di una piccola certezza stiamo mettendo a rischio il resto del nostro roll. Inoltre, da un punto di vista più pratico e meno astratto, prelievi continui ritarderanno il nostro level-up.

Per concludere, anche se in tanti conosceranno il detto:”non sei un vero giocatore di poker se non sei andato rotto almeno una volta”, è importante specificare che per un giocatore alle prime armi la gestione del bankroll è un concetto chiave per determinare l’inizio di una carriera entusiasmante o il solito, anonimo, buco nell’acqua di cui nessuno avrà mai notizia.

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