Ci sarà sicuramente capitato di giocare contro avversari che sembrano essere ovunque. Hanno un gioco meccanico, tight all’estremo, li vediamo su tanti tavoli e riescono a mantenere la concentrazione in tutti. Questi giocatori fanno della [quantità] il loro punto di forza e in una specialità lineare quale può essere quella dei sit&go, la quantità va di pari passo con la qualità nella scala delle priorità. Il termine grindare deriva dall’inglese “to grind” (macinare) e nel poker online riassume il concetto di giocare su più tavoli contemporaneamente per massimizzare il proprio profitto orario.
Il grinder di sit&go gioca per abbattere la varianza. Al giorno d’oggi sarebbe impensabile pensare di fare profitto giocando un tavolo alla volta, pertanto chiunque ha in mente di dedicarsi ai sit&go non può fare a meno di abituarsi a giocarne tanti.
Quali sono i vantaggi?
Innanzitutto, immaginando di avere una buona preparazione alle spalle, possiamo dedurre che ogni singola scelta che faremo ci porterà un ritorno in EV (expeted value). Quante più scelte ad EV positivo effettueremo, maggiore sarà il nostro EV totale. Inoltre in questo modo potremo più facilmente raggiungere il mitico lungo periodo, che ci consente di avere dei risultati sicuri basati sulle nostre abilità e non su considerazioni aleatorie. Fare 1000 tornei non è sufficiente a superare i “periodi sfortunati”. Anche se i nostri 1000 tavoli li avremo giocati nel miglior modo possibile, questo non basterà a garantirci di raccogliere i buoni risultati, perché in un campione così ristretto sarà sempre la varianza a dettare legge. Diverso è se di tornei ne facciamo un numero superiore ai 10000. Ma per fare più 10000 tornei mono-tablando, probabilmente avremmo bisogno di tanti, tanti anni e sicuramente dovremmo mettere da parte le nostre attività extra-poker.
Infine c’è un ultimo elemento fondamentale:la rakeback. Ogni qual volta prendiamo parte a un torneo noi versiamo una tassa, la rake, alla poker room. Una parte di questa ci viene restituita sotto forma di rakeback indipendentemente dall’esito del nostro torneo. In un tavolo singolo da 100 buy-in, in cui paghiamo 10 euro di rake avremo indietro un 30% (stiamo ipotizzando, in realtà la percentuale di rakeback varia a seconda di tanti fattori). 3 euro circa, che probabilmente nell’ottica di quel torneo non rappresentano nulla. Ma moltiplicate questa somma per 10000 tornei e capirete come la rakeback svolga un ruolo primario nella carriera del grinder di sit&go.
Ma quando grindare? Come?
Queste sono risposte che dovreste darvi da soli. Cercate di capire quanti tavoli contemporaneamente riuscite a gestire senza che il vostro gioco ne risenta. Se notate che con 10 tavoli aperti fate già tanti miss-click oppure che entrate in confusione, allora diminuite il numero, fino a quando non capite di essere a vostro agio. Probabilmente all’inizio 4 tavoli saranno sufficienti, col tempo avrete sempre modo di aggiungerne altri. È vero che multi-tablare è importante, ma anche la qualità lo è. Aprire 30 tavoli e perderli tutti sicuramente non vi renderà soddisfatti ed appagati a fine sessione. Non aprite tutti i tavoli insieme, non ha senso.
Nelle prime fasi un sit&go si riduce quasi sempre a un click ripetitivo del tastino fold. È nelle fasi finali che si concentra l’azione e praticamente ci si ritrova quasi sempre coinvolti nelle mani. Facendo partire tutti i tavoli insieme avremo tanta noia nei minuti iniziali e puro delirio alla fine. Aprite i tavoli a gruppi. Prima 4, quando i bui aumenteranno magari a 80 apritene altri 4 e così via. Per gestirli sullo schermo esistono tre sistemi: tiled, stacked o a cascata. Nella tecnica tiled i tavoli sono rimpiccioliti e messi gli uni affianco agli altri in modo da coprire uniformemente tutto lo schermo. Questo vi da modo di tenerli sotto controllo ma se avete un monitor modello francobollo, fatelo per i vostri occhi, evitate questa tipologia e provate a giocare Stacked. I tavoli si sovrappongono uno sull’altro e vi appariranno in primo piano ogni qual volta dovrete agire. Lo svantaggio è che non avete modo di vedere cosa succede quando non tocca a voi. I vantaggi sono che con l’hud di holdem manager potrete anche fregarvene ma soprattutto non diventerete ciechi a 30 anni. Infine c’è lo stile a cascata: molto simile allo stacked, la differenza è che i tavoli non vengono sovrapposti simmetricamente, ma una parte di essi rimane visibile, in modo che cliccandoci possiate richiamare in primo piano il tavolo che vi interessa.