sabato 2 Novembre 2024

Varianza negativa nel texas holdem

Published on Gennaio 2, 2012 by   ·   No Comments

Fra i tanti nemici che si frappongono nel camino del giocatore di texas holdem, il più cinico e spietato è sicuramente la varianza negativa. Questo gioco, per tanti aspetti bellissimo e meritocratico, presenta alcuni lati oscuri: possiamo studiare, fare le scelte migliori, dedicare ad esso anima e corpo ed essere perdenti nel breve o medio periodo pur avendo un approccio vincente. Brutto, vero? Del resto se io sono un bravo operaio e svolgo dignitosamente il mio lavoro, verrò ricompensato per ciò che faccio. Per un giocatore di poker, nel breve periodo, potrebbe non essere così.
Con il termine varianza si definisce l’oscillamento, in negativo o in positivo, dal nostro valore atteso. Nel poker tale valore può essere rintracciato nel nostro ROI e l’unico modo per avere un’idea precisa su di esso è quello di fare tante, ma tante partite. Gli oscillamenti verso l’alto dal ROI vengono chiamati swing positivi, verso il basso [swing negativi]. Se state attraversando un periodo nero, non vi regge un 80/20, beccate cooler in continuazione e il vostro bankroll decresce lentamente senza che riusciate a far nulla per impedirlo, probabilmente state attraversando una fase di downswing. È psicologicamente massacrante ma è parte di questo gioco. Forse la più difficile da accettare.

Il giocatore di poker principiante, mediamente tende a vedere le cose in bianco o in nero: faccio 50 sit&go, sono vincente, ne ricavo di essere fortissimo e che mantenendo perennemente questa media porterò mensilmente a casa uno stipendio fisso. Poi ne faccio altri 50, perdo e le possibilità sono due:

a) sono diventato una schiappa
b) è tutto truccato

La verità è che un campione di 100 sit&go è fin troppo inconsistente per capire se abbiamo un modo di giocare vincente o perdente.
Ne servirebbero allora 1000? neanche quello è un numero sufficiente.

Nei sit&go, per avere un’idea più o meno chiara sul proprio ROI atteso è necessario completare un numero di tavoli superiore ai 10000. Appurato con certezza quale sia il vostro ROI atteso potrete allora valutare la natura dei vostri swing.

Prendete il più forte giocatore di poker al mondo nei sit&go, uno che conosce come la bibbia l’icm e ha studiato a memoria i range dei propri avversari, uno con ROI 30%. Un simile individuo, in un campione di 1000 sit&go, paradossalmente potrebbe anche risultare perdente qualora la varianza negativa si accanisse particolarmente contro di lui.

Prendendo un campione di 1000 sit&go potremmo anche risultare vincenti pur facendo scelte matematicamente scorrette. O ancora, per i primi 500 sit&go potremmo perdere tantissimo e vincere invece molto nei successivi 500, così da rientrare nella nostra “media”. In un gioco ad alta varianza come il texas holdem non dovremmo mai farci condizionare da ciò che succede nel breve periodo, perché si tratta di risultati aleatori. Immaginate di lanciare una moneta: il 50% delle volte uscirà testa mentre un altro 50% croce. Tuttavia, lanciando questa moneta consecutivamente per 10 volte non è certo detto che 5 volte uscirà testa e 5 volte croce. Potrebbe anche uscire 7 volte testa e 3 volte croce. È dunque la moneta ad essere truccata? No, è il periodo della nostra scommessa ad essere troppo breve: con una serie di lanci superiore molto probabilmente la percentuale infatti si assesterà verso l’originale 50 e 50. Nel poker la situazione è identica: immaginiamo di andare all in 10 volte consecutivamente con AA e di essere chiamati ogni volta da un giocatore con 22. La matematica ci dice che stando all’80% le nostre possibilità di vittoria, noi 8 volte su 10 dovremmo portare a casa il colpo. Ma la realtà è un’altra, perché in una serie così breve di tentativi queste percentuali vacilleranno: potremmo vincere 10 volte su 10 o perdere 5 su 10, impossibile stabilirlo. Dunque, per attestarci nelle percentuali reali abbiamo bisogno di realizzare la nostra scommessa tante volte, in modo da ridurre al massimo l’influenza del caso e della fortuna.

Ma allora come faccio a capire se sto facendo le scelte giuste e alla lunga sarò vincente?

L’unico modo per saperlo è studiare tanto, confrontarsi con gli altri giocatori e utilizzare software sull’icm come sit&go wizard, che ci permettono di capire se le nostre giocate hanno un EV e un $EV positivi, cioè se quelle giocate, ripetute più volte, matematicamente ci porteranno a guadagnare o a perdere. Nel poker, i risultati a breve termine sono specchietti per le allodole da non prendere in considerazione.

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